Proprio ieri mattina, 3 Luglio 2018, wikipedia ha semi-bloccato l’accesso al suo sito.
Accedendo a qualunque pagina della nota enciclopedia online, si viene re-indirizzati puntualmente alla seguente pagina che introduce la nota direttiva sul copyright:

Essendoci sempre definiti una community libera che crede nella libera circolazione del materiale e nella libera informazione, ci è sembrato necessario spiegare cosa sta accadendo. D’altronde sono sicuro che anche moltissimi di voi amano la libertà che abbiamo ora nella rete (che rimane pur sempre un’arma a doppio taglio), il software libero e tutto ciò per cui molte organizzazioni come la creative commons, la free software foundation, la wikimedia foundation si sono sempre battute.
La direttiva sul copyright
La seguente è una direttiva proposta dall’Unione Europea che, come ogni legge, ha diversi punti e la trovate qui in toto che, chiaramente, è piuttosto lunga da leggere.
I punti salienti e i motivi quindi per cui wikipedia, google e altre fondazioni si sono schierate contro, potete leggerle proprio nella pagina di wikipedia sulla proposta.
Vi sembrerà contraddittorio leggere una determinata cosa in un portale schieratosi apertamente contro quella cosa stessa, però per quanto molti di voi possano aver visto inesattezze scritte in wikipedia o cose poco corrette, nella mia esperienza, non ho mai letto del testo che fosse di parte e credo quindi che sia una fonte attendibile tanto quanto lo è la legge ufficiale (fermo restando che entrambi sono pur sempre parole e quindi il significato è frutto di interpretazione e wikipedia funge da interpretazione dell’interpretazione). Se però per qualche motivo non la pensi come me, sei libero di leggere direttamente la legge per cui ti ho fornito il link.
i punti salienti
I punti salienti e gli aspetti controversi di questa legge, sembrano essere 2:
L’articolo 11:
L’articolo 11 obbliga le piattaforme online che pubblicano link o snippet a pubblicazioni di carattere giornalistico a munirsi preventivamente di una licenza rilasciata dal detentore dei diritti. In virtù del successivo articolo 12, il detentore può quindi “reclamare una quota del compenso previsto per gli utilizzi dell’opera”, simile alla link tax spagnola.
Diversi commentatori hanno però segnalato che questa legislazione avrebbe effetti negativi per i siti di notizie in termini di traffico e di visibilità online, poiché le piattaforme come Google o Facebook potrebbero decidere di non pagare il compenso per determinati siti o articoli, diminuendo drasticamente il traffico in entrata verso di essi.
L’articolo 13:
L’articolo 13, che riguarda le piattaforme online con contenuto generato dagli utenti, impone misure “adeguate e proporzionate”, atte a evitare la violazione di copyright. In particolare, questo articolo prescrive che i contenuti caricati online all’interno dell’UE debbano essere verificati preventivamente, in modo da impedire che possano essere messi online materiali protetti dal diritto d’autore.
Tali misure si concretizzano in filtri preventivi, più o meno simili alla funzionalità “Content ID” di YouTube che, tramite un riconoscimento automatico dei video, verifica se il filmato caricato ha contenuti protetti da copyright e, nel caso, lo elimina dal sito o lo mostra solo con pubblicità, in modo da condividere i ricavi con gli effettivi proprietari del diritto d’autore.
Secondo i critici, tale controllo sarebbe contrario ai principi di apertura e libera circolazione delle informazioni su Internet.
A schierarsi contro questa direttiva ci sono stati anche diversi personaggi rilevanti anche al di fuori dell’industria informatica, tra cui Tim Berners Lee (l’inventore del world wide web) e David Guetta (noto produttore musicale).
Cosa posso fare?
Se sei a favore di tali condizioni, non c’è nulla da fare chiaramente.
Se così non fosse, puoi dare un’occhiata al blocco imposto da wikipedia per leggere le istruzioni per comunicare il tuo dissenso ai parlamentari europei e provare a far si che la legge non sia approvata.